Le fiabe ci insegnano a diventare grandi quando siamo bambini e a tornare bambini quando siamo grandi.
Ecco perché.
Quando siamo piccoli ci riconosciamo nei personaggi delle storie che leggiamo o che ci raccontano.
Siamo tutti dei piccoli aspiranti eroi.
Vogliamo essere un esempio per i nostri amici e un motivo di orgoglio per i nostri genitori, i nostri nonni.
Ci poniamo come i protagonisti indiscussi di piccole grandi avventure, catalizzando su di noi l’attenzione di mamma e papà. Andiamo alla ricerca di conoscenti, amici, parenti, compagni di scuola da coinvolgere per condividere con loro il nostro essere curiosi, divertenti, sognatori.
Poi iniziano le occasioni sociali, talvolta a scuola per esempio ci capita di incontrare i primi antagonisti, persone che ci ostacolano, che ci deridono e che provano a cambiarci.
Queste situazioni, che ci risultano antipatiche e sono spesso motivo di ansia e tristezza, ci aiutano a creare un bagaglio di esperienze che ci tornerà utile in futuro. Ci fanno crescere, ci formano il carattere.
Sta a noi autodefinirci e tracciare la strada per realizzare i nostri sogni, ricordandoci sempre di mantenere quella fanciullezza che è in noi e che ci aiuta a non prenderci troppo sul serio.
Per fortuna ci sono anche persone buone e gentili d’animo, disposte ad indicarci la via e a tendere la mano nel momento del bisogno, o semplicemente ad assecondare le nostre fantasie. Tutti ne abbiamo conosciuto o ne conosciamo almeno una, sono la nostra Fata Turchina o Mago Merlino, oppure il nostro Grillo Parlante (che palpita e parla in ognuno di noi).
Ti racconto una storia …
Le fiabe non ci abbandonano mai e anche da grandi sono sempre lì che ci aspettano.
Assieme alla malinconia ci tornano in mente i loro insegnamenti, i ricordi di vita vissuta legati a quei momenti, le persone che ci hanno accompagnato lungo il percorso e che hanno condiviso o che ancora condividono la strada con noi.
E’ un rifugio sicuro dove tornare quando siamo sopraffatti dalla routine quotidiana e dai problemi che la vita ci pone davanti.
Grazie alle fiabe abbiamo momenti di spensieratezza, valori in cui credere e da condividere, idee per progetti da realizzare, fantasie in cui cullarsi.
Se siamo aperti di cuore ci sarà sempre uno spazio per quelle storie, un momento da dedicare a noi stessi e ai nostri cari per ripercorrere l’infanzia che in un modo o nell’altro ha contribuito fortemente a farci diventare ciò che siamo oggi.
Non ci lasciano …
Le fiabe sono sempre lì, per ricordarci quanto è bello essere e tornare bambini, da rileggere sotto una chiave sempre nuova, per essere tramandate ai nostri figli, i nipoti o semplicemente per darci ispirazione, per liberare la nostra immaginazione, regalarci emozioni.
Che si tratti di Cappuccetto Rosso, Cenerentola, Biancaneve, Pinocchio e … chi più ne ha più ne metta!, la fiaba costituisce un momento di riflessione, di spensieratezza, di condivisione, per grandi e piccini.
Non c’è carta di identità che tenga. Di fronte al fascino delle fiabe si può solo cedere e farsi accompagnare in un mondo dove tutto è possibile, al di là di qualsiasi frontiera.
E’ qualcosa che trascende il tempo e lo spazio e che ci porteremo dentro per sempre.
Serena Circella